RISPOSTA AL COMUNICATO STAMPA DELLA BOXE LORENI DEL: 05/03/2010

Sconfitta amara per Di Silvio, soprattutto non chiara. La corona italiana dei pesi leggeri resta a Calolziocorte (Lecco), salda nelle mani di Luca Marasco. Pasquale Di Silvio non è riuscito nell’intento di riportare il titolo nella capitale. Nulla che dire. Il ring, come sappiamo, sentenzia e lo fa in modo crudele. Ma, da qui a leggere il comunicato stampa della Boxe Loreni apparso su Boxeringweb il 6 marzo 2010, allora le cose cambiano. Gli addetti ai lavori, come ci reputiamo, non vantano mai l’operato di questo o quel pugile, non sentenziano mai una vittoria con parole altisonanti e talvolta offensive. Gli addetti ai lavori possono lodare o meno un pugile che ha costruito la propria vittoria o addirittura è causa della propria sconfitta. Non condividiamo affatto certe espressioni quando le stesse mirano ad esaltare in maniera non obiettiva il proprio beniamino. Citiamo testualmente uno stralcio del comunicato in questione: “L’incontro è stato intenso e vissuto a fasi alterne, dove ha pesato maggiormente la superiore incisività del detentore, capace di mettere alla frusta il tecnicamente impeccabile challenger, che ha pagato sul finale la fatica dell’asfissiante forcing avversario. Il finale maiuscolo del pupillo di Egidio e Fabrizio Bugada gli ha consentito di togliere ogni dubbio sul verdetto, lasciando il tricolore in casa Loreni Olab. A parte certe espressioni colorite quali “superiore incisività  del detentore”, “mettere alla frusta”, “il finale maiuscolo del pupillo”, quello che lascia più sorpresi a nostro avviso è quel dire”gli ha consentito di togliere ogni dubbio sul verdetto”. Non vogliamo essere di parte, ma i dubbi sono rimasti e come. Ci sembra che Di Silvio fino al round ottavo è stato attivo, anzi, forse un punto in più lo aveva racimolato nella settima ripresa. Ci chiediamo: ma i tre punti di scarto sui tabellini dei giudici, sono maturati per Marasco nella nona e decima ripresa? Ma Di Silvio, è stato davvero così passivo da perdere due riprese di seguito? Altro che dubbi! Lasciamo ai pugili interpretare i loro ruoli e soprattutto lasciamo agli addetti ai lavori redigere articoli obiettivi e non di parte. Il pugilato è un arte, lasciamo che questa si diffonda tra i giovani inalterata, lontano dalle manipolazioni e dai favoritismi. Ognuno occupi il proprio ruolo, il baratto è nocivo alla nobile arte.