Non sempre dalle nostre latitudini gli appassionati di pugilato hanno la fortuna di assistere a una notte importante e riuscita come quella appena trascorsa. Lo avevamo detto in sede di presentazione che l’augurio migliore era quello di approfittare del titolo d’Europa tra due sfidanti italiani per permettere al nostro professionismo di alzare un braccio e mostrarsi vivo e presente: non esageriamo dicendo che le cose sono andate forse meglio dell’augurio stesso. La serata aveva preso la piega giusta alcuni minuti prima dell’inno di Mameli, quando la notizia della conquista del titolo dell’unione europea in Germania da parte di Emanuele Blandamura aveva scaldato il piccolo Palazzetto dello Sport di Tolfa immerso nel freddo della provincia. Si era passati quindi a un rispettoso minuto di silenzio in ricordo di José Sulaiman, presidente di lungo corso del World Boxing Council con cui la famiglia Cherchi e la sua OPI2000, organizzatore della serata insieme alla A&B Events di Alessandra Branco, ha collaborato per anni. Al suono della campana si è vissuto un continuo susseguirsi di emozioni e iniziative senza sosta. Ritmi alti, fasi concitate alternate ad altre di pugilato più fluido che hanno inorgoglito i molti presenti a Tolfa e tutti coloro che grazie a Italia 2 hanno seguito la diretta. L’incontro è subito partito con un bel knock down di presentazione: un sinistro dritto portato da Marsili di scatto e in avanzamento ha sorpreso Di Silvio al volto mandandolo al tappeto quando mancavano una ventina di secondi alla fine del primo round. Nelle successive due riprese Di Silvio dimostrava di aver assorbito bene il colpo ma doveva soccombere alla rapidità di Marsili e al suo costante dentro-fuori sulle gambe che gli consentiva di prendere il tempo. Il campione in alcune occasioni ha saputo toccare con il destro a giro per poi muoversi alla sua sinistra non permettendo la replica dell’avversario. La seconda fase del match ha visto un Di Silvio più determinato aumentare il ritmo, tenere il centro del ring e aggredire l’avversario. Mario Massai, all’angolo di Marsili, chiedeva al suo allievo l’uscita a destra e non a sinistra per evitare di andare contro al destro dello sfidante; il pugile di Civitavecchia recepiva il messaggio e faceva sua la quinta ripresa in tale maniera, cosa che gli permette tra l’altro di liberare il sinistro al corpo. L’ottima sesta ripresa si sviluppava su due avvincenti fasi di scambio: la prima, rabbiosa, portata dallo sfidante che fermava il rivale sulle corde. La seconda, nel minuto finale e a parti invertite, era invece la replica del campione d’Europa che si faceva spazio con il montante destro per poi fare mezzo passo indietro e aprire la strada al diretto sinistro. Chiudeva quindi Di Silvio che insieme al forcing iniziale si aggiudicava il round. Proseguiva poi la bella figura dello sfidante che appariva più sciolto al cospetto di un rivale in questa fase meno reattivo e leggermente contratto. Dopo un precedente lieve scontro di teste, in apertura dell’ottava ne arrivava un altro più serio che apriva un taglio sul naso di Marsili che iniziava a sanguinare. La ripresa proseguiva nelle mani del campione fino agli ultimi secondi quando un destro di Di Silvio lo coglieva di sorpresa e lo mandava in difesa sulle corde. Lo sfidante esitava poi un secondo, cosa che durante la pausa provocava la reazione contrariata del suo angolo, che chiedeva di proseguire l’attacco. In realtà Di Silvio si era istintivamente fermato perché la sua azione era partita da un nuovo scontro di teste involontario, non ravvisato dall’arbitro che si trovava momentaneamente coperto ma accusato dal suo avversario. Dalla nona ripresa partiva la rabbiosa reazione di Emiliano Marsili, sorpreso dall’intraprendenza dello sfidante che non accennava a calare di intensità. Ne nasceva un incontro più crudo e dai colpi caricati, dove il sinistro dritto del campione tornava a pungere con maggiore efficacia come nelle prime riprese. Il decimo round passava con tre minuti di sostanziale equilibrio e qualche interruzione: una gomitata involontaria di Marsili alla tempia dello sfidante nel tentativo di girarsi e un paradenti perso da Di Silvio e rimesso con calma e un sorso d’acqua per permettere qualche respiro in più di recupero. Del penultimo round l’ultimo minuto era scandito dai colpi più precisi e di maggior peso del Campione, che a nostro parere faceva sua anche l’ultima combattutissima ripresa sempre grazie alla maggiore incisività, con il suo sinistro spesso d’incontro sul destro a giro del rivale, quando il semplice totale dei colpi a segno sarebbe stato di sostanziale parità. Una ripresa molto bella e degna di un entusiasmante titolo d’Europa. Cartellini di 115-113 e due volte 116-111 tutti in favore del Campione, in linea con quanto visto e offerto sul ring. Inaspettatamente quindi il match è sembrato più equilibrato, bello e combattuto del loro precedente confronto per il tricolore del 2010. La sorpresa maggiore è stata senz’altro quella dello sfidante che non ha accennato a calare come ipotizzabile e ha saputo insidiare il più quotato avversario per tutte le 12 riprese. Ai microfoni di Italia 2 i due avversari-amici si sono scambiati i sinceri complimenti per il match, in particolare il confermato campione d’Europa Emiliano Marsili e il suo maestro Massai che hanno reso l’onore delle armi ad un avversario che ha saputo stupire ed entusiasmare. Lo stesso ha fatto Marcello Paciucci che nell’occasione era all’angolo dello sfidante insieme a Roberto D’Elia . Una bella festa del pugilato che ha aperto l’anno nel migliore dei modi, dall’organizzazione al ruolo svolto dai singoli, pugili in primis fino agli ufficiali di gara e al terzo uomo. Sarà forse scontato augurarsi di poter proseguire su questa linea, ma una volta tanto siamo lieti di poterlo fare. |